lunedì 19 febbraio 2018

Forse non dovrei.





Autore: Mario Gallino

Prezzo: 12,00
ISBN: 978-88-89724-41-5
Una costruzione a piramide che inizia e termina con due haiku, la forma più schietta e immediata di poesia estatica o orinica, Giacere. Sei racconti, di cui il primo dà il titolo al libro, si interrompe su uno dei possibili finali, per condurre ad una conclusione migliore al termine della lettura degli altri cinque. La surrealtà e la fantasia perdono qui la loro identità mentale, per diventare vie d'uscita da situazioni disperate o apparentemente senza soluzione. La soluzione giunge come un dono, mediato dalla mitologia classica ("Euridice"), da personaggi tratti dalle credenze popolari come i fantasmi ("Anna, un tempo"), o i vampiri ("Uno di noi, professore"). Ma la fantasia porta a riflessioni, a trasformare situazioni gravi o penose in qualcos'altro. E' l'offerta di una soluzione, che ci viene da un mondo nascosto in noi, che ha poco a che fare con la razionalità, ma piuttosto con  sentimenti d'amore e la creatività che da esso ci viene. Lungi dall'essere una fuga dalla realtà, diventa un'immersione nei grossi drammi del mondo attuale, come l'omicidio o la violenza sulle donne ("Taboo"), l'odio razziale e la guerra ("Kamerd"). La loro risonanza interiore ci porta ad essere tutti coinvolti, colpevoli o innocenti, ma parte attiva e viva di questo mondo. Il riemergere in questo stato reale ed irreale ad un tempo, come può esserlo una meditazione profonda, è sempre supefacente ed estatico: "Uscire di laggiù era stato impagabile. Emersa, attraverso uno strato di metallo, poi uno di legno, poi metri di terra, che, comunque, non avevano avuto il potere di fermarla. Sbocciare: emergere dalla terra alla luce, come un fiore di primavera. Rivedere la luce, l'aria, il sole o la pioggia, il giorno o la notte, fantastiche componenti di quel misterioso evento chiamato vita. Ritrovare la gente, la città, o il prato, la campagna, la pioggia, il vento, camminare, nuotare, volare attraverso tutto questo. Essere tutto questo. (...)"

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